Per la maggior parte delle acconciature, le forcine da chignon risultano indispensabili. Ma non sempre è facile sapere quali scegliere. Quale forma adottare? Con quale acconciatura sono veramente utili? Ti diciamo tutto.
«Le forcine da chignon si presentano in due forme diverse: quelle con una parte piatta e una dentellata e quelle con entrambe le parti piatte. La parte dentellata si mette sempre verso l’alto. I due modelli si usano allo stesso modo, ma il modello con la parte dentellata terrà meglio: è quindi quello da preferire. Per uno
chignon classico tipo da ballerina, ad esempio, scegliamo le forcine con una parte dentellata, da utilizzare per fissare la base dello chignon, e utilizziamo le altre per tenere le altre ciocche». La scelta della dimensione si fa in base alla natura dei capelli e al numero di ciocche da tenere nella forcina. Più i capelli sono lunghi e folti e più la forcina dovrà essere grande. E viceversa.
Fissare una forcina da chignon non sempre è un'impresa semplice. «Bisogna fare pratica, ma è abbastanza rapido. Si tratta di prendere dei ciuffi e andare poi in senso opposto affinché i capelli tengano perfettamente a livello delle radici».
Le forcine da chignon non servono a realizzare soltanto degli chignon. «Le forcine da chignon servono anche come alternativa al
ferro arricciacapelli quando si vogliono rendere i capelli mossi. È la tecnica utilizzata dai parrucchieri in studio. Per riuscire questa tecnica bisogna prendere la forcina, farla girare e chiuderla intorno a un ciuffo di capelli, poi riscaldare con le piastre per avere un risultato ottimale. Le forcine rimpiazzano dunque i bigodini un tempo utilizzati per realizzare questo genere di boccoli». Le forcine servono quindi anche a creare le acconciature e non soltanto per fissare i capelli. Possono essere utilizzate anche come ornamento per valorizzare una pettinatura.
Il nostro consiglio: opta sempre per forcine con la testina in plastica: le altre fanno male quando vengono usate per fissare i capelli. E possono anche rovinarli col tempo.
© DR © Jean Louis David