E' uno dei "rimedi della nonna" più efficaci per avere capelli brillanti. Oggi esistono delle cure specifiche inodore che amplificano le sue proprietà.
Sin dall'antichità, l'aceto veniva utilizzato in molti ambiti: in cucina per esaltare i sapori dei piatti, in casa per pulire, come bevanda purificatrice e, sui capelli, per regolare la produzione di sebo e per dare brillantezza.
Perché usarlo
L'aceto aiuta a chiudere le squame che compongono la fibra capillare e, in questo modo, facilita il brushing, preserva il colore, idrata, doma l'elettricità statica, facilita la crescita e riduce il prurito sul cuoio capelluto.
Come si usa
Dopo lo shampoo e la macera, come ultimo risciacquo.
Quale scegliere
Esistono vari tipi di aceto a seconda delle esigenze. Per ottenere brillanti, l'ideale è l'aceto di lampone o di vite rossa mentre, se hai il cuoio capelluto irritato, ti consigliamo di usare un mix di aceto, lavanda e rosmarino