No-poo, low-poo: cosa sono?

Troppo shampoo elimina lo shampoo? Questa è la domanda che pongono gli adepti del no-poo low-poo. Ma di cosa si tratta? Scopriamolo insieme.

 

Il No-poo, un detox per i capelli

Il trend del no-poo arriva dagli States e consiste nel sostituire gli shampoo tradizionali con prodotti 100% naturali. Meno radicale è invece la tendenza del low-poo, che accetta gli shampoo normali purché abbiano un pH neutro, che siano senza solfati, parabeni e siliconi, e che si usino solo una volta al mese. In entrambi i casi lo scopo è lo stesso: eliminare le sostanze chimiche considerate troppo nocive per la fibra capillare e il cuoio capelluto.

 

Quale corrente scegliere?

I seguaci del no-poo utilizzano solo ingredienti naturali: mischiano l’argilla all’acqua di rosa e all’olio d’Argan per ottenere una pasta che applicano sui capelli umidi e lasciano in posa alcuni minuti. Al contrario, la corrente low-poo predilige shampoo biologici e non chimici.

Un consiglio: se vuoi ispirarti al low-poo, punta su formule a base di proteine del riso, note per le proprietà idratanti e volumizzanti.

 

Provarci sì o no?

Il no-poo è troppo estremo perché rischia di danneggiare i capelli privandoli di alcuni nutrienti essenziali. Ma, se vuoi provare il low-poo, gli shampoo di Jean Louis David sono l’ideale: senza solfati, siliconi né parabeni, contengono principi attivi di origine vegetale che agiscono sulla fibra capillare senza danneggiarla.

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